sabato 14 maggio 2016

IL BIM EXECUTION PLAN ed I BIM PROTOCOL..........

Il grande dibattito a cui si sta assistendo negli ultimi tempi per cui si parla nei portali di edilizia e nel grande numero di dibattiti e  conferenze indette un po in tutta Italia  da associazioni  di categoria, ordini professionali circa l' utilizzo delle tecnologie BIM negli appalti pubblici, parte dallo sforzo che si sta facendo da qualche anno in Europa sul dotarsi di una normativa BIM europea  in seguito alla legge sui lavori pubblici Europea del febbraio 2014 che invita i paesi membri a promuover e rendere obbligatorio il BIM per i lavori pubblici entro la fine del 2016.  
Ma quali sono gli strumenti normativi con cui si opera in America , in UK ed in generale nelle nazioni dove l' esperienza è gia consolidata? 

Il BIM Execution Plan 
Rappresenta  un insieme di direttive tecniche e procedure  finalizzate a definire procedure standardizzate per i vari ruoli, responsabilità e compiti specifici di ogni membro del team coinvolto nel progetto e che parte ovviamente da quelle che sono le caratteristiche e le potenzialità dei softwares  BIM  . IL BEP pertanto è inteso come un disciplinare tecnico annesso ad un contratto o incarico  regolarmente sottoscritto tra le parti, e pertanto in linee generali  comprende :
Informazioni generali di progetto ( matrici di informazioni, sui soggetti  )
- Utilizzo delle metodologie BIM (tipo di softwares)
- Tecniche e processi legati alla progettazione (fasi , visualizzazione  )
- Scambio di informazioni  (procedure di condivisione di dati )
- Specifiche tecniche dei dati ( nomenclature e formati dei files )
- Procedure di collaborazione (tecnologie informatiche , reti , servers etc)
- Modello strutturato (compiti , progetto, costi , specifiche tecniche  futuribili)
Il BEP in genere è  elaborato a titolo di  consulenza svolto dalle università americane o da comitati  tecnici costituiti di costruttori, studi di architettura ed ingegneria  etc… ed  è  proposto appunto ad enti governativi, forze armate,  agenzie a carattere nazionale, che se ne servono per regolamentare  e disciplinari gli incarichi affidati a terzi.




la direttiva Inglese  PSA 1192 PS-2
                     




I BIM Protocol
Rappresentano pertanto procedure e direttive incluse in un BEP o megli a cui un BIM Execution plan deve conformarsi  e rispetto allo schema appena mostrato si collocano nella fase di processo pertanto fanno espressamente riferimento a procedure legate ai comandi di  precisi softwares BIM .In gran Bretagna ne esistono 3 , legati a  procedure standardizzate da utilizzarsi se si adopera , Revit  Archicad ed  VectorWork e danno prescrizioni relativamente a  :

§Il tipo di BEP a cui far rifemento
§Modalità di condivisione dei progetti
§Interoperabilità dei files
rappresentazione degli oggetti in rapporto alle fasi di approfondimento del progetto 
§Percorsi e delle cartelle all’ interno dei server  relativamente alle fasi di lavorazione
§Fomati e sigle dei files
§Ruoli e funzioni delle figure professionali coinvolte
 Modulistica e check list relativamente alle fasi di lavorazione di un progetto . 
i level of detail definiti da UK Bim Protocol 2.0

         In attesa che siano  sistematizzati strumenti  analoghi  e varata una pratica prevista dalla legge sui lavori pubblici che nella sue emanazione più recente risulta peraltro ancora in alto mare , per l' oggettiva impreparazione delle pubbliche amministrazioni a recepire progetti redatti su piattaforme integrate, le varie commissioni nominate  e gli addetti ai lavori studiano strumenti che consentano di portare anche il nostro paese nel consapevole utilizzo di strumenti di controllo della progettazione così innovativi.


sabato 7 maggio 2016

Sempre parametri !!! ma chi l' ha detto ..famiglie di componenti locali e famiglie caricabili

L 'ambiente di modellazione di  Revit  così metodico e basato su piani di riferimenti ,vincoli , parametri, o parametri condivisi  ci lascia un po interdetti , poichè ci spinge sempre verso la creazione di elementi performanti, seriali, riutilizzabili e quindi pieni di informazioni. Chi si avvicina a modellare con queste logiche sotto la pressione di creare un elemento funzionante, infallibile in tutte le situazioni di hosting,  in cui viene impiegato,  fa fatica ad usare i cosiddetti componenti locali,
 cioè modelli non condivisibili con altri files, spendibili solo nel disegno corrente, ma modellati in esso, operando cioè nello spazio progettato, e non in una interfaccia di modellazione differente, come  appunto quella delle famiglie. Si pensi alla riproduzione di una sedia di autore,

 di quali parametri si può mai parlare ? (eppure su Smartbim qualcuno pur le propose anni fa.)......od in un progetto di riconfigurazione di uno spazio residenziale, dove cioè non è necessario usare arredi parametrici da esposizione o vendita  come in un McDonald....ma arredamento fatto di controsoffittature curvilinee e volumetriche  con soluzioni illuminotecniche particolari , mensole ritagliate su

 vuoti tra muri e pilastri ........ di quali parametri ha bisogno chi fa ancora quel mestiere che una volta si chiamava .... architetto .