Nell' affrontare questo aspetto va intano detto che la disciplina del facility managment, come di retta traduzione della definizione americana si riferisce a metodi, strumenti e profili tecnici specifici impiegati nel mantenimento in efficienza di un edificio, o di un patrimonio di più complessi edilizi lungo tutto il ciclo di vita, quindi dalla costruzione fino alla presunta dismissione. Dal punto di vista strettamente operativo essa è sempre stata supportata da un processo metodologico essenzialmente legato all'utilizzo congiunto di programmi di rappresentazione CAD che quando utilizzati da tecnici servono a generare i layout grafici unitamente ai database relazionali specificatamente performanti in grado di relazionare informazioni ad oggetti grafici il tutto per fornire una interfaccia software operativa ad uso e consumo poi dei responsabili o degli addetti a vario titolo nella manutenzione lato proprietario e lato prestatore di servizi manutentivi, quindi non necessariamente tecnici, ma amministrativi.
Ovviamente le tecnologie informatiche a supporto,
ormai consolidate passano per piattaforme più o meno diffuse e come detto in
continua evoluzione. Si parla infatti di CAD tradizionalmente impiegati per la
rappresentazione tecnica dedicati al tipo di attività già citata, che in quanto
dedicati prendono il nome di CAFM cioè CAD per facility managment.
Senza entrare nello specifico di piattaforme e modalità, diremo che i CAFM
sempre più legati a tecnologie web e cloud rientrano nella gamma dei più ampi
sistemi cosiddetti CMMS. In effetti l'acronimo CMMS sta per Computerized
Maintenance Management System, cioè sistema digitale di gestione della
manutenzione, una vera e propria piattaforma scalare che dialoga con i
programmi gestionali specifici per i vari ambiti aziendali, contabilità ,
gestione magazzino, gestione interventi per riparazioni o manutenzioni previste
etc.
GLI STRUMENTI TRADIZIONALI DEL FACILITY MANAGMENT
Dunque CMMS, è un termine generico per indicare un certo tipo di software utilizzato per gestire tutte le informazioni di manutenzione. Ed ovviamente nell’ era della tecnologia cloud in cui sono fondamentali, tutti i protocolli di Cyber security queste informazioni possono essere rappresentate da dati patrimoniali atti documenti , contratti e quindi interni e riservati, ma residenti in basi dati che risiedono su supporti informatici dedicati come le Virtual Machine di opportuna capacità messe a disposizione da chi fornisce e sviluppa queste piattaforme. Esse per l’enorme mole di dati che devono processare saranno impostate con criteri di Backup e periodico e salvataggio dati su supporto fisso come store data, server, BIG room data aziendali.
- Anagrafica tecnica degli asset e delle
strutture
- Richieste di intervento ed apertura di
ticket presso i manutentori
- Analisi preliminari tematiche per la
gestione ottimizzata degli spazi (es ai fini della sicurezza antincendio o
ad esempio epidemiologica )
- Gestione degli ordini di lavoro
- Asset management
- Programmazione degli interventi previsti e
loro periodicità temporale
- Piani di manutenzione per edifici pubblici
DPR 207/2010
- Gestione dell’inventario e magazzino e dei
pezzi di ricambio
- Gestione delle liste di fornitori
- Gestione dei documenti ( atti
e contratti)
- Check-list di manutenzione come da
specifiche tecniche
- Rapporti di lavorazione
- Proiezione e resoconti di tempi e dei costi di intervento
- Rendicontazione degli interventi
- Utilizzo della tecnologia Qr-Code per
accesso ai dati
- APP per smartphone o apparecchi mobili.
- Monitoraggio e controllo delle prestazioni
dei sistemi
- Integrazioni con gli altri sistemi
gestionali aziendali, SAP, ERP, etc,
- Approvvigionamento delle risorse
- Monitoraggio delle centraline di
rilevazione consumi energetici
Ovviamente l'uso di una
multipiattaforma CMMS può è destinato ai clienti, ossia a quelle organizzazioni che necessitano di
gestire per il tramite del proprio ufficio tecnico grossi patrimoni
immobiliari ma anche da parte di chi interviene su di essi in base a precisi
accordi economici contrattuali.
LA METODOLOGIA BIM FACILITA IL FACILITY MANAGMENT
Già in altri precedenti articoli
abbiamo riferito come la progettazioni digitale comporti un processo per
definizione multidimensionale. Questo concetto proietta in maniera esponenziale
gli obiettivi del Facility essenzialmente lineari e basati su modelli descrittivi
grafici bidimensionali ad usufruire di una dimensione di analisi e
disponibilità di dati ben più ampia. Esprimendoci
con maggior chiarezza, la progettazione digitale come è noto si basa su una rappresentazione
3D di oggetti tecnici di tipo AEC ( Architectural , Engineering , Costruction) complessi
capaci di contenere informazioni perfezionabili ed ampliabili al crescere del
progetto.
Oggi il problema di tutte le
piattaforme CMMS è proprio quello di sfruttare il database generato e presente
nel modello ed adattarlo alle piattaforme ricavando da esso le anagrafiche del modello gestionale , estrarre dati da oggetti 3D ed associarli a simboli 2D così come presenti
nelle interfacce in modo da costruire appunto quel database dinamico nel sistema in cui devono accedere soggetti che non
operano nel settore della progettazione ma semplici manutentori o figure
amministrative aziendali preposte alla manutenzione , coloro cioè che di fatto le manutenzioni hanno
il compito di farle svolgere e registrarne le informazioni , costi tempi modalità attuatori etc ….quindi “riappiattire”
il 3D all’indietro nel CAD.
Probabilmente i CMMS devono
evolversi integrando la loro struttura con la lettura di retta dai dati del
modello digitale abbandonando certi stereotipi
caratterizzanti e sfruttare le potenzialità del BIM che nasce proprio per
questo scopo , generando applicazioni che interpretano arricchiscono, o sistematizzano i dati del modello BIM epurato
delle sue informazioni 4D e 5D costruttive ed oltremodo semplificato per sfruttare
però il suo stesso modello organizzativo per la gestione degli interventi
manutentivi fatti da farsi e programmati, straordinari tracciabili in uno storico appunto registrato nel modello bim
e reso disponibile agli addetti a vario titolo coinvolti .
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