venerdì 15 dicembre 2017

IL BIM PER LA PROGETTAZIONE CIVILE

Si è più volte affermato nel corso dei nostri articoli che la metodologia Bim fin dalle origini è stata concepita soprattutto per venire incontro alle esigenze gestionali delle opere di interesse pubblico nelle quali il controllo dei costi e delle tempistiche di realizzazione investono interesse di tipo strategico. In particolare In gran Bretagna nazione capofila nella proposizione del Bim perchè gia dal 2011 ha avviato la UK bim public strategy per portare l‘utlizzo del bim ad un  livello di maturazione che comportasse già la perfetta interoperabilità tra tecnologie e formati aperti di interscambio si è sempre posta una netta distinzione operativa tra il bim applicato alle opere infrastrutturali ed applicato alla realizzazione di un edificio.
Per la progettazione infrastrutturale infatti ciò è riscontrabile  sia da punto di vista spaziale sia in termini di qualità e specializzazione dei modelli.  In tale settore  il collegamento tra le varie discipline presenta problematiche di differente grado di specializzazione, urbanistica ambientale e paesaggistica ingegneria idraulica, geologia,  ingegneria strutturale ed architettura del paesaggio.Tutto ciò porta di conseguenza a diversificare le competenze specialistiche del bim i cosiddetti rules, cosi come indicati dai Protocols americani ed  un po in tutti i trattati specialistici e nei manuali dei vari teorici del BIM che rappresentano le pietre miliari di questa tecnologia .
Anche gli strumenti ossia i softwares e gli strumenti di analisi  e le procedure di lavorazione alla base della progettazione sono qualitativamente diverse sia pur restando valido il concetto di ambiente comune di condivisione dati  CDE e di fasi di sviluppo del modello (concept, definitivo, esecutivo, costruzione e gestione) , ossia tutti gli assunti metodologici validi in generale per il bim.

Un opera infrastrutturale può essere un tratto od una serie di tratti autostradali e o ferroviari  con relativi ponti, sottopassi, svincoli, cigli stradali, scarpate, etc,  oppure opere puntuali come una diga, un ponte di collegamento, interventi di ingegneria naturalistica quali messa in sicurezza di costoni, alvei fluviali  od ancora  reti idriche, reti di smaltimento, reti elettriche,  etc,. Questo tipo di opere  può interessare ampie arie di intervento , per le dimensioni e la scala che possono avere, per le tempistiche dilatate di realizzazione  e pertanto  presentano  la conseguente necessità di approntare basi cartografiche , aggiornate, georeferenziate, con dati altimetrici e dati tematici, (sismicità, uso del suolo, rischio idrogeologico, confini catastali,  etc ), o talvolta veri e propri modelli digitali territoriali ottenuti da rilevazioni satellitari, a lidar, georadar. E’ evidente che in tal caso i software da utilizzare sono i formulatori di analisi di flusso, e di conseguenza i modellatori dedicati a questo tipo di opere , che garantiscono l ‘ utilizzo dei formati di interscambio propri del BIM ( IFC , Landxml,  etc) ma ovviamente richiedono competenze differenti,  approcci per finalità diverse  sia pur avendo come obbiettivo il monitoraggio del dato qualitativo e quantitavo . 

1.2  I software per le Infrastrutture
Il punto di arrivo è ancora rappresentato da quei software che permettono di effettuare la presentazione virtuale del progetto finalizzata alla valutazione preliminare di fattibilità,  ma poi in fase di sviluppo e realizzazione consentono il  controllo delle incoerenze tra modelli collegati, (es. corsie autostradali con reti  elettriche ed idrauliche) per far emergere preliminarmente  errori di progettazione  il controllo delle tempistiche di esecuzione  e la durata delle fasi di lavorazione  col 4D simulating,  parliamo di  software come Naviswork , Solibri model, Project wise, Vico project  etc .  Tuttavia è il software utilizzato per produrre i modelli che è diverso.
Sia pur presenti preliminarmente cartografie, rilievi e progetti in Autocad che nel ciclo di progettazione non manca mai per essere stato stato negli ultimi decenni Il prodotto trasversale di disegno tecnico in generale. In casa Autodesk è infatti AutoCad Civil 3D il software Bim  utilizzato per gestire, produrre e lavorare le basi cartografiche  georeferenziate  e farle dialogare con i formati Gis più diffusi, per poi modellare con criteri geometrici propri della progettazione stradale (curve tangenziali, clotoidi, dossi, etc) utilizzando gli oggetti AEC.
Questi ultimi sono infatti i fautori della rivoluzione Bim, con l’acronimo AEC si intende Architectural Engineering Construction, si tratta essenzialmente di modelli solidi di oggetti architettonici, pilastri, muri, solai, tetti, scale, oggetti Ingegneristici, travi, pilastri in acciaio fondazioni, ma anche  profili autostradali che consentono di modellare corsie, rotonde marciapiedi cigli, scarpate. Oggetti  Costruction infine perchè i suddetti modelli vengono adoperati per verificare fasi di realizzazione ed incoerenze progettuali.

La  peculiarità sta nel fatto che si tratta di oggetti visualizzabili in vista piana, vista tagliata ed appunto 3D, ad essi possono essere associati dati ed informazioni di vario genere: conteggio, materiale, marca produttore, costi e caratteristiche costruttive di fase e di disciplina.  Tornando dunque al Civil design 3D, c’è  da ricordare che in questo prodotto vanno a convergere le potenzialità di AutoCad Map il software Gis Autodesk interamente presente, in Civil  Design, insieme ad una serie di tavolozze e di comandi che consentono di definire tracciati che poi possono essere modellati e dinamicamente modificati  tridimensionalmente consentendo di ricavare sezioni  stradali, e tabelle e report delle quantità di scavo e di sterro per generare le scarpate e le corsie  stradali.


Dunque parliamo di un prodotto che lavora come Revit , come Archicad  o All Plan  software tipicamente impiegati nella modellazione bim, in ambiente essenzialmente AutoCad ma con altre finalita.  Peraltro si tratta di interfacce che possono interagire con i software anzidetti, che possono convogliare ad una comune definizione di Masterplan in cui è necessario far vedere  entrambe i tipi di modello  il sistema viario e gli edifici che ne sono interessati, le opere di urbanizzazione relative ad un nuovo insediamento urbano in cui la progettazione degli edifici è a sua volta caratterizzata da modelli BIM  pluridisciplinari. Infine nel ciclo di lavorazione infrastrutturale  la rappresentazione 3D di insieme, che pertanto crea i masterplan anzidetti, e le visure paesaggistiche finalizzate alla simulazione del risultato finale  e che  consente di visualizzare i risultati consentendo di gestire vari formati di diversa natura è Infraworks  un costruttore di paesaggi virtuali attraverso i modelli digitali territoriali ed i progetti infrastrutturali georeferenziati .
Che vantaggi offre tutto questo ciclo  affidato  a vari software? Intanto avere la strada spianata per le simulazioni di cantiere cioè visualizzare quei processi legati alla costruzione ed al confronto delle varie soluzioni ed ipotesi preliminari. Poi la possibilità di effettuare un controllo nell' integrazione delle varie parti di progetto realizzate da differenti team ed in differenti fasi, offrendo un controllo di coerenza progettuale a vari livelli ed incrociando dati differenti . 

Dal punto di vista della diffusione di quanto finora esposto c'è tuttavia da rilevare che una cultura diffusa e consapevole sull'uso e sui benefici derivanti da queste motodologie è per il momento ben al di la da venire in Italia, quantomeno perchè chi dovrebbe conoscerla, avvantaggiarsene e pertanto prescriverla nei bandi e cioè le stazioni appaltanti pubbliche che invece quando anche ben intenzionate a promuoverla fanno poi fatica a controllarla,  riducendondone l' uso a mera applicazione burocratica e prescrivendo di fatto affianco ad essa, metodologie tradizionali che pertanto sviliscono e complicano ulteriormente il compito degli studi e delle società di progettazione.  

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