domenica 14 gennaio 2018

LA PROGETTAZIONE IN BUILDING INFORMATION MODELING CON AUTOCAD

A molti utenti sembrerà un paradosso accostare la progettazione BIM all’utilizzo di Autocad essendo questo lo strumento per antonomasia legato alla progettazione tradizionale e  bidimensionale, ossia il più diretto erede del tavolo da disegno. Quando è   utilizzato come modellatore solido, i modelli hanno una grafica limitata, sono privi di informazioni,  e poco dinamici poichè le viste bidimensionali  ricavate,  piante prospetti  e sezioni, al cambiare del modello   non si aggiornano in maniera così immediata. Eppure si è più volte ribadito come la produzione in AutoCad o comunque con softwares  legati alle vecchie metodologie, quindi descritti da modello cartesiano, compare nelle fasi preliminari  un po' in tutti gli schemi sulla maturazione del BIM che ormai girano da anni in questa o quella direttiva nazionale di qualunque paese europeo che abbia adottato metodologie BIM. 

Ad esempio nel processo BIM  descritto dalle norme UNI Italiane in via di completamento  Il flusso documentale, quello che la nostra normativa UNI 11337 chiama acDoc in fase di istruzione di gara o negli elaborati grafici  esecutivi di cantiere è costituito da dati preliminari,  e quindi  anche da disegni in Cad che documentano manufatti esistenti  o lo stato di fatto come da rilievo.
Tuttavia l’uso del  Cad bidimensionale  è previsto anche nell’ altro ambiente che citato dalle suddette norme e cioè l’acDat cioè l’ambiente di condivisione dati in cui i disegni Cad rappresentano gli esecutivi prodotti e plottati per l’ attività di cantiere.



I COSIDDETTI SOFTWARE VERTICALI DI AUTODESK
Col diffondersi di potenti softwares tridimensionale parametrici  come Inventor per il settore meccanico e  Revit per il settore edile,  quest’ultimo col tempo ha uniformato  l’interfaccia grafica   ed i  comandi alle direttive di Cad Managment impartite dall’ AIA (American Istitute of Architecture)  e dalla  direttiva BIM proposta dal governo Britannico  PAS1192 , è nata una naturale tendenza anche in  tutti  gli altri software parametrici 3D più o meno già presenti  nel mercato  ci riferiamo ad All Plan di Nemetchek  ed Archicad di Graphisoft,  BIM Bentley,  ad uniformarsi alla metodologia BIM facendo quindi perdere di vista le potenzialità ed i benefici derivanti  dal cosiddetto Cad verticale. Un cad verticale  è una versione di Autocad con tutti i menu ed i comandi di AutoCAD più una serie di menu e tools specifici per la progettazione in una particolare disciplina. Ad esempio  Autocad Map per le applicazioni cartografiche ed il gis, Autocad Civil 3D per la progettazione di opere di ingegneria  civile, Autocad MEP per la progettazione impiantistica, ed altri ancora. Per la progettazione edilizia in particolare la soluzione Autodesk iniziale  era Autocad Architectural Desktop uscito già nel lontano 2000 potenziato a suo tempo con comandi e funzioni  che permettevano di disegnare modelli architettonici in 3D utilizzando  gli oggetti AEC .
Con La nascita di tutti gli studi sul BIM delle teorie produttive implementate dalle università americane e dalla GSA, una sorta di ministero delle infrastrutture Americano  i software si sono andati allineando alle specifiche di mercato,  ossia possibilità di produrre modelli pluridisciplinari integrati, gestione dei dati attraverso report e tabelle esportabili ma poi soprattutto  convertibili in formati di interscambio cosiddetti aperti che in linea teorica dovrebbero fare dialogare perfettamente tutti i software specifici per la progettazione BIM delle varie softwarehouse tra loro.
In tal senso anche il cad verticale per la progettazione edilizia, di cui sopra, diventato poi AutoCad Architecture e riproposto ogni anno nella Autodesk Building suite un pacchetto di programmi integrati per la progettazione architettonica e strutturale, si è andato sviluppando trasformando completamente  il modo di lavorare i disegni.
Questa versione di AutoCad  presentava attraverso l ‘ uso degli oggetti AEC   un ambiente grafico 3D capace di gestire lo spazio per livelli, volumi e viste dinamiche facilmente impaginabili, in Layout raccolti sotto le   diverse discipline . E’ dunque comparso un vero e proprio browser di progetto  capace di gestire, livelli elementi collegati delle varie parti dell’ edificio, tamponatura esterna, struttura, tramezzature, sistemazioni esterne e studio degli spazi logici (vani) viste, dettagli, cartigli e stili e famiglie di oggetti nelle varie suddivisioni spaziali del progetto .
In particolare  questa  versione di Autocad ha sempre permesso di effettuare studi volumetrici e cioè veri e propri elementi concettuali scomponibili in vani, che possono poi essere completati con gli oggetti propri della progettazione BIM.
 Il dato importante di tutta questo prodotto presente ne mercato già da anni ma poco noto, è l’ esportabilità nei formati BIM di interscambio IFC i cosiddetti formati aperti che fa entrare a pieno titolo tale software nella gamma di programmi in grado di svolgere una commessa in BIM –

COME FUNZIONANO GLI OGGETTI  AEC
Questi ultimi sono infatti i fautori della rivoluzione Bim , con l’Acronimo AEC si intende Architectural Engineering Construction , si tratta essenzialmente di modelli solidi parametrici quindi di dimensioni modificabili, di oggetti architettonici , pilastri, muri, solai, tetti, scale, oggetti Ingegneristici , travi, pilastri in acciaio fondazioni, ma anche  profili autostradali che consentono di modellare corsie, rotonde marciapiedi cigli, scarpate. Oggetti  Costruction infine perchè i suddetti modelli vengono adoperati in  fasi di realizzazione per verificare le incoerenze progettuali e le interferenze tra modelli di diverse discipline collegati tra loro progetto Architettonico con modello strutturale e modello impiantistico
La peculiarità sta nel fatto che si tratta di oggetti visualizzabili in vista piana, vista tagliata ed appunto 3D, ad essi possono essere associati dati ed informazioni di vario genere: conteggio, tipo e quantità di materiale, marca e produttore, costi e caratteristiche costruttive di fase e di disciplina. Autocad Architecture consente sia di creare gli elementi da zero, definendone stile e componenti, materiale  e rispondenza a specifici standard operativi del programma e di definire collezioni di oggetti raccolte appunto in cataloghi.
Vi sono pertanto  le stratigrafie di muri  e solai, le griglie strutturali, i pilatri le travi, i tetti le finestre, le pareti vetrate, le scale e gli elementi di massa per una progettazione concettuale. È possibile generare abachi che interrogano ed elencano gli oggetti vani, si utilizzano oggetti documentali come keynotes, simbologie quote, attributi. Il tutto gestito in un navigatore di progetto che gestisce le parti logiche spaziali dell’edificio.


VANTAGGI E SVANTAGGI DI AUTOCAD ARCHITECTURE
Si tratta sostanzialmente di una versione di AutoCAD con tutti i comandi noti e senza alcuna limitazione operativa che possiede e presenta semmai  dei tools, comandi, pannelli e finestre  Autocad i vantaggi sono quelli di muoversi in una interfaccia nota i cui comandi interagiscono e sono direttamente interconnessi con la metodologia appena descritta. Tuttavia le funzioni e la modellazione solida di AutoCAD sono assolutamente inefficaci ai fini di una progettazione BIM poiché la loro finalità è quella di pura e mera rappresentazione e non hanno nulla a che fare con la gestione dei dati BIM e le informazioni di progetto che invece è garantita dagli oggetti AEC.
 Pertanto  l’utilizzo e la   gestione di questi ultimi  è un metodo totalmente distinto rispetto al disegno per entità grafiche di AutoCAD  più complesso ed articolato che va appreso ex novo .
Infine lo svantaggio che negli anni ne ha limitato l‘uso fino a renderlo sconosciuto alle moderne generazioni di tecnici
E l’ inadeguatezza della piattaforma Autocad e del formato DWG a gestire la rappresentazione tridimensionale per i tempi lunghi di rigenerazione e la rappresentazione fotorealistica al punto di  creare al crescere delle dimensioni dei files seri problemi di visualizzazione  e di risposta dei comandi 
C è da dire che però in un epoca in cui  intere generazioni  di tecnici  non più magari cosi giovani che hanno consolidato col tempo l’ utilizzo di AutoCAD  trovando familiarità con questa interfaccia  abbiano un primo approccio col BIM attraverso questo strumento rispondendo ad esigenze produttive e di mercato che si fanno sempre più incalzanti. 

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