Il mese appena trascorso ha visto l emanazione nella parte di norma inerente le figure specialistiche coinvolte nel processo. Si fa riferimento alla parte 7 della norma UNI 11337 la norma che definisce i processi terminologie e documentazioni relative alle procedure di gara ed allo sviluppo di una commessa in BIM relativamente ad appalti pubblici. la norma le cui prime parti 1, 4 e 5 sono uscite a partire dal 2016 e definiva i concetti base del processo di digitalizzazione nel settore delle costruzioni, nasce con l'intento da parte di tutti i paesi europei a dotarsi di strumenti e protocolli definite da specifiche norme come previsto dalla direttiva Europea del 2014 EUPPD.
Ispirandosi alle omologhe emanazioni Inglesi (Le varie PAS) a cura della British Standard Istitution BSI ed al BIMforum dell' America Istitute of Architecture, AIA americano, le norme UNI 11337 offrono tuttavia una regolamentazione di tutti quei concetti alla base del processo condiviso di progettazione, dei progressivi livelli di maturazione del progetto stesso (LOD) e dell approccio metodologico alla documentazione di gara (Bim Plan Execution BPE , EIR etc )e quindi alla organizzazione in genere spettante alla committenza ed agli appaltatori ai vari livelli del processo. La stesura ovviamente è ancora incompleta. Mancano infatti la parte 2 e 3 sulla classificazione dei prodotti da costruzione ed i processi produttivi, e la parte 8 sul processo organizzativo .
Tuttavia la parte 7 era quella da tempo attesa, poichè mette ordine sui requisiti e competenze che le figure specialistiche impiegate nel processo BIM devono avere offrendo pertanto un criterio standard a cui i vari organismi di attestazione e di certificazione dovranno attenersi per offrire delle qualifiche certificate in un certo qual modo con requisiti e competenze uniformi.
Le figure tradizionalmente previste come evoluzione del team di progettazione cad che vedeva, il cad manager ed i vari assistant impiegati nei processi di progettazione con Autocad anche peraltro normati da procedure legate all interfaccia del softwares, cosi come definiti dal UK Protocol per i softwares BIM nonchè le ditrettivie GSA risalenti ormai a dieci anni fa vedono il BIM Modeler, genericamente il modellatore degli oggetti che costituiscono il modello disciplinare, Architettonico, Strutturale, Impiantistico, le cosiddette famiglie se ci si riferisce ad Autodesk Revit. IL BIM Coordinator, uno specialist sostanzialmente con una maggiore esperienza in grado di coordinare il team di progettazione, che lavora su specifiche piattaforme di condivisione e che si attiene alle direttive scritte sui documenti di specifica come il BPE o le linee guide redatte specificamente per quel lavoro. A sovrintendere il lavoro per conto della committenza è il BIM Manager un tecnico Senior esperto sia delle procedure operative ed amministrative, quindi upratico di appalti pubblici ed al tempo stesso della tecnologia. Data la novità di questo metodo di progettazione , praticamente quest ' ultima figura è ancora attualmente difficile da trovarsi pee l ancora improbabile punto di incontro tra i tecnici esperti di appalti pubblici ma poco inclini a recepire la natura altamente tecnologica e complessa della modellazione BIM , ed i giovani laureati inclini a controllare il processo di modellazione essenzialmente tridimensionale, m ancora poco navigati su procedure e aspetti economici e legislativi relativi al mondo delle gare pubbliche .
E' ovviamente un gap quest' ultimo che si andrà nei prossimi anni colmando, per la diffusione e per gli orientamenti normativi che ha il nostro paese in materia di appalti pubblici, considerando anche che il decreto 560 ormai emanato un anno fa, prevede entro il 2025 l'obbligo di appaltare tutti i lavori pubblici di edilizia di rilevanza e complessità tecnologica nella metodologia BIM .
Pertanto già l anno appena terminato ha visto una frenetica ricerca da parte delle nuove e direi anche meno giovani generazioni di tecnici di corsi, master, qualificanti più articolati di quelli volti ad imparare un software, che offrissero in maniera il più esaustiva possibile, partendo dall' uso specifico dei software di ambito, mirassero all' uso della tecnologia secondo le direttive procedurali della metodologia nell' ottica di conseguire certificazioni che consentissero in rapporto all' età ed al grado di specializzazione di acquisire uno dei titoli succitati.
Il punto è che trattandosi di una metodologia che risponde alla specificità di determinate progettazioni, non può essere trasmessa con semplici corsi cad come quelli di qualche tempo fa, ma occorre un contesto formativo al tempo stesso operativo con attrezzature specifiche che non può essere semplicemente di tipo teorico.
Le stesse certificazioni proposte da qualche organizzazione di settore, sono state finora volte ad accertare ed attestare una competenza già in essere, e non facilmente acquisibile attraverso comunicazioni frontali o addirittura on line di durata variabile .
La norma uni peraltro nella parte 7 delinea con maggiori specificità le competenze in materia di bim dando anche indicazione sul ruolo e le abilità specifiche richieste per ciascun profilo. che possono essere attestate indicando un percorso professionale già svolto. pertanto essa detta requisiti che renderanno ufficialmente valide tutte quelle certificazioni che si conformeranno ai suoi contenuti, e che quindi faranno punteggio nei bandi di gara. Siamo pertanto ancora al solito sbarramento...... del tipo serve essere specializzati per poter entrare nel mondo del lavoro, tuttavia ci si specializza solo se si sono fatte quelle specifiche esperienze che non è possibile acquisire in situazioni formative, anche universitarie, ma negli studi e o società che già operano con quella metodologia, ed ad una specifica scala produttiva, diversamente da quelli che non hanno ancora acquisito quel livello di specializzazione e di attrezzatura.
In particolare le figure specialistiche sono l esperto di processo informativo ( BIM Specialist o ,modeler) il gestore delle informazioni , (BIM Manager) il coordinatore delle informazioni (BIM Coordinator) ed il gestore dei processi Digitali ( CDE Manager).
Quest ultima è una figura nuova di cui peraltro si sente la necessità nei team di lavoro perchè è l' esperto di piattaforme di condivisione CDE in grado di indicare e predisporre il sistema ottimale per condividere documenti digitali e modelli di progetto lavorati e verificatiti dai team in tempo reale,
in rapporto alla dimensione del gruppo di lavoro alla delocalizzazione dei membri alle competenze e tempistiche di scambio delle informazioni anche nella fase esecutiva e di costruzione dell opera, laddove serve gestire i tempi di realizzazione e costi-
Ovviamente quella che oggi viene salutata come una metodologia avvenieristica, che rappresenta una nuova occasione di lavoro per tecnici giovani e non, sta per diventare rapidamente prassi che col tempo non sarà neanche più contraddistinta da un termine specifico quale l acronimo BIM, semplicemente perchè non esisteranno metodi più obsoleti e limitati basati sulla capacità quasi manuale ed intellettiva di rappresentazione quali quelli basati sulla rappresentazione cad priva di dati ed informazioni associate attualmente in uso, e via via integrata nella procedura che prevede dati di partenza di tal tipo per essere poi lavorati al fine di ottenere un modello digitale 3D.
Nessun commento:
Posta un commento