Superficie Tin |
Nell’ambito della progettazione
infrastrutturale riveste particolare importanza avere rilievi tridimensionali
della corografia quanto più precisi e puntuali possibili dei siti di intervento
progettuale perchè devono prevedersi opere
a rete o reti tecnologiche,condotte idriche o a pressione corsie stradali di tratti urbani o autostradali, tratte ferroviarie, più o meno estesi che trasformano
notevolmente il paesaggio, e che portando benefici tangibili agli insediamenti
localizzati, richiedono analisi e studi di fattibilità su scala territoriale.
Gli strumenti per l ‘ottenimento di
questi modelli sono tra i piu disparati,
dalle nuvole di punti ai servizi
cartografici sempre aggiornati tipo WMS (Web Map Services) , portali
cartografici regionali da cui scaricare
dei DTM (Digital Terrain Model) che però quasi sempre se, non a pagamento,
hanno una precisione di 5m 10 m, a rilievi localizzati ed effettuati con
strumentazione sofisticata come Droni ,
Lidar, Georadar, Laserscan etc . La scelta
delle tecnologie piu idonee è in funzione della scala di rappresentazione in rapporto alle
dimensioni del progetto e dall’entità
dell’opera che deve essere realizzata.
Per superfice triangolata invece intendiamo
una rappresentazione tridimensionale del territorio di tipo vettoriale, cioè
definita da punti che oltre alla localizzazione geospaziale, cioè in un sistema
cartesiano, ma georeferenziato, presentano anche informazioni, oltre che di tipo geometrico anche qualitativo,
altimetria, codice ubicativo di qualche dotazione territoriale, punto di
stazione, pozzetto idraulico, centralina di rilevazione, antenna di trasmissione etc .
Geoportale nazionale |
Queste superfici che prendono il nome
di TIN surfaces (triangolated Irrational network), ossia superfici triangolari i cui vertici sono
cosatituiti da punti altimetrici più o meno fitti uniti da linee che ci
restituiscono il profilo territoriale triangolato sono vere e proprie mesh 3D in cui è possibile
vedere restituite anche le curve di livello cioè i profili territoriali di
identica quota che descrivono l’andamento
del terreno e la visione altimetrica della porzione di interesse. Questo tipo
di modelli possono essere creati ed ottenuti con vari software che sono veri e propri
modellatori come nel caso di Autocad Civil 3D
o Revit , me anche altri prodotti
come Civil Design, Prost, specifico per la progettazione stradale, e tutti i
software parametrici di BIM Authoring, le nuvole di punti possono essere una possibile
base per ottenere questi modelli, possono cioè
fornire i punti di partenza, trasformabili poi nei punti vettoriali di superficie
triangolata.
Ovviamente con voli fotogrammetrici o
con gli strumenti di rilevazione digitale si ottengono porzioni territoriali
molto vaste, finalizzate a coprire porzioni territoriali interessate appunto da bacini idrografici o da lunghi tratti autostradali, ma questa scala conviene
gestirla più come DTM (Digital Terrain Model) o DEM sostanzialmente un immagine
fotografica 3D per approfondimenti https://3dmetrica.it/dtm-dsm-dem/ generando una visione paesaggistica
caratterizzata da drappeggi di ortofoto, cioè appunto foto aeree che rivestono
il modello 3D integrate con basi dati di
tipo gis tipicamente formati di Arcgis
di ESRI, georeferenziate, quelle cioè di tipo infrastrutturale, in questo aiutano programmi come Infraworks
pensate per le grosse scale.
Le TIN che come detto sono ricavabili
da modelli digitali territoriali entrano
in gioco quando serve approfondire la
progettazione esecutiva tridimensionale e parametrica delle parti d’opera
infrastrutturale, tratti di opera
limitati, ad esempio di una autostrada interessa analizzare alcuni svincoli di nuova edificazione o di trasformazione,
rotonde, sottopassi, dato che questi in Civil
3d vengono rappresentati con assemblies di oggetti parametricI di tipo AEC. Una TIN tuttavia può essere salvata in formato AutoCad e direttamente importata in Revit , molto meno,
ma pur è possibile, il contrario, dove la scala di intervento è quella del costruito,
un edificio, una lottizzazione di piu edifici , ma comunque una porzione territoriale
limitatamente più piccola .
Modi di generare una superfice
topografica in Civil 3D ed in Revit
AutoCAD Civil 3d è molte cose insieme,
è un modellatore di oggetti AEC, oggetti per lo più ingegneristici , è però
anche un software GIS cioè processa
visualizza e crea dati di tipo territoriale, per la creazione di SIT (sistemi informativi territoriali) di
pubblica utilità, divulgabilipoi sul web, consente analisi di tipo idrauliche,
per il dimensionamento di reti tecnologiche, ed elabora rilievi di edifici, Le superfici TIN rappresentano l‘oggetto host
per gran parte delle modellazioni 3D di oggetti Ingegneristici, inoltre
consentono di effettuare report sulle movimentazioni di terra. il modo di
modellare queste superfici dunque è quello di leggere punti di Autocad, punti
di Rilievo punti cosiddetti COGO, come detto può ovviamente modellare questi
oggetti anche trasformando rilievi di nuvole di punti e DEM modelli digitali
del terreno.
Il Menu di Revit |
Revit parimenti per porzioni di terreno
georeferenziabili, di dimensioni più
limitate, consente di creare con la medesima logica, per input diretto di punti
magari su una base di cartografia raster inserita, o per l’importazione di una
superfice 3D di AutoCAD o semplici polilinee 3D a quota, ma anche leggendo dei
semplici listati .txt di punti spaziali, meno sofisticati di quelli georeferenziati
di Civil. è dunque ancora AutoCAD il punto di incontro tra i due modellatori. In
Revit si modellano infatti le toposurfaces, superfici topografiche anch’esse
di tipo TIN, utilizzate per definire il contesto territoriale, viario,
urbanistico, ma utilizzabili attraverso le superfici profilate per il calcolo
del terreno di sbancamento o di riporto del cantiere.
Laddove il manufatto di fabbricato modellato in Revit debba interagire col modello
territoriale di Civil 3D si georeferenzia preventivamente l’ edificio in
Revit riportando le coordinale di punto
noto dalla TIN di Civil 3D a quella di Revit , in modo che ad essa possa essere
rapportato il survey point di Revit. Successivamente si importa il modello BIM
in formato Adsk, perchè possa essere letto e collocato nella giusta posizione
geografica rispetto al modello territoriale .
In conclusione l’ interazione tra i due
software consente di offrire un quadro completo ed esaustivo per tutte le
possibili analisi territoriali , preventive ed a consuntivo del progetto da
eseguire.
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