lunedì 27 aprile 2020

LE SUPERFICI TRIANGOLATE NELLA RAPPRESENTAZIONE REVIT CIVIL 3D

Superficie Tin

  Nell’ambito della progettazione infrastrutturale riveste particolare importanza avere rilievi tridimensionali della corografia quanto più precisi e puntuali possibili dei siti di intervento progettuale perchè devono prevedersi  opere a rete o reti tecnologiche,condotte idriche o a pressione  corsie stradali di tratti urbani o autostradali, tratte ferroviarie,  più o meno estesi che trasformano notevolmente il paesaggio,  e che portando benefici tangibili agli insediamenti localizzati, richiedono analisi e studi di fattibilità su scala territoriale.


Gli strumenti per l ‘ottenimento di questi modelli  sono tra i piu disparati, dalle nuvole di punti  ai servizi cartografici  sempre aggiornati  tipo WMS (Web Map Services) , portali cartografici regionali  da cui scaricare dei DTM (Digital Terrain Model) che però quasi sempre se, non a pagamento, hanno una precisione di 5m 10 m,   a rilievi localizzati ed effettuati con strumentazione sofisticata  come Droni , Lidar, Georadar, Laserscan  etc . La scelta delle tecnologie piu idonee è in funzione della  scala di rappresentazione in rapporto alle dimensioni del progetto  e dall’entità dell’opera che deve essere realizzata.
Per superfice triangolata invece intendiamo una rappresentazione tridimensionale del territorio di tipo vettoriale, cioè definita da punti che oltre alla localizzazione geospaziale, cioè in un sistema cartesiano, ma georeferenziato, presentano anche informazioni, oltre che  di tipo geometrico anche qualitativo, altimetria, codice ubicativo di qualche dotazione territoriale, punto di stazione, pozzetto idraulico, centralina di rilevazione,  antenna di trasmissione etc .
Geoportale nazionale
Queste superfici che prendono il nome di TIN surfaces (triangolated Irrational network), ossia superfici triangolari i cui vertici sono cosatituiti da punti altimetrici più o meno fitti uniti da linee che ci restituiscono il profilo territoriale triangolato  sono vere e proprie mesh 3D in cui è possibile vedere restituite anche le curve di livello cioè i profili territoriali di identica quota che descrivono l’andamento del terreno e la visione altimetrica della porzione di interesse. Questo tipo di modelli possono essere creati ed ottenuti  con  vari software che sono veri e propri modellatori come nel caso di Autocad Civil 3D  o Revit , me anche altri prodotti  come Civil Design, Prost, specifico per la progettazione stradale, e   tutti  i software parametrici di BIM Authoring,  le nuvole di punti possono essere una possibile  base  per ottenere questi modelli, possono cioè fornire i punti di partenza, trasformabili poi nei punti vettoriali di superficie triangolata.

Ovviamente con voli fotogrammetrici o con gli strumenti di rilevazione digitale si ottengono porzioni territoriali molto vaste, finalizzate a coprire porzioni territoriali  interessate  appunto da bacini idrografici o da lunghi tratti autostradali, ma questa scala conviene gestirla più come DTM (Digital Terrain Model) o DEM sostanzialmente un immagine fotografica 3D  per approfondimenti https://3dmetrica.it/dtm-dsm-dem/ generando una visione paesaggistica caratterizzata da drappeggi di ortofoto, cioè appunto foto aeree che rivestono il modello 3D  integrate con basi dati di tipo gis tipicamente formati di Arcgis di ESRI, georeferenziate, quelle cioè di tipo infrastrutturale, in questo aiutano programmi come Infraworks pensate per le grosse scale.
Le TIN che come detto sono ricavabili da modelli digitali territoriali  entrano in gioco quando  serve approfondire la progettazione esecutiva tridimensionale e parametrica delle parti d’opera infrastrutturale, tratti di opera limitati, ad esempio di una autostrada interessa analizzare alcuni svincoli di nuova edificazione o di trasformazione, rotonde, sottopassi, dato che questi in Civil 3d vengono rappresentati con assemblies di oggetti parametricI  di tipo AEC. Una TIN  tuttavia può essere salvata in formato AutoCad e direttamente importata in Revit , molto meno, ma pur è possibile, il contrario,  dove  la scala di intervento è quella del costruito, un edificio, una lottizzazione di piu edifici , ma comunque una porzione territoriale limitatamente più piccola .

Modi di generare una superfice topografica in Civil 3D ed in Revit

AutoCAD Civil 3d è molte cose insieme, è un modellatore di oggetti AEC, oggetti per lo più ingegneristici , è però anche un software GIS cioè  processa visualizza e crea dati di tipo territoriale, per la creazione di SIT  (sistemi informativi territoriali) di pubblica utilità, divulgabilipoi sul web, consente analisi di tipo idrauliche, per il dimensionamento di reti tecnologiche, ed elabora rilievi di edifici,  Le superfici TIN rappresentano l‘oggetto host per gran parte delle modellazioni 3D di oggetti Ingegneristici, inoltre consentono di effettuare report sulle movimentazioni di terra. il modo di modellare queste superfici dunque è quello di leggere punti di Autocad, punti di Rilievo punti cosiddetti COGO, come detto può ovviamente modellare questi oggetti anche trasformando rilievi di nuvole di punti e DEM modelli digitali del terreno.
Il Menu di Revit

 Revit parimenti per porzioni di terreno georeferenziabili, di dimensioni  più limitate, consente di creare con la medesima logica, per input diretto di punti magari su una base di cartografia raster inserita, o per l’importazione di una superfice 3D di AutoCAD o semplici polilinee 3D a quota, ma anche leggendo dei semplici listati .txt di punti spaziali, meno sofisticati di quelli georeferenziati di Civil. è dunque ancora AutoCAD il punto di incontro tra i due modellatori. In Revit si modellano infatti le toposurfaces, superfici topografiche anch’esse di tipo TIN, utilizzate per definire il contesto territoriale, viario, urbanistico, ma utilizzabili attraverso le superfici profilate per il calcolo del terreno di sbancamento o di riporto del cantiere. 

Laddove il manufatto di fabbricato modellato in Revit debba interagire col modello territoriale di Civil 3D si georeferenzia preventivamente l’ edificio in Revit  riportando le coordinale di punto noto dalla TIN di Civil 3D a quella di Revit , in modo che ad essa possa essere rapportato il survey point di Revit. Successivamente si importa il modello BIM in formato Adsk, perchè possa essere letto e collocato nella giusta posizione geografica rispetto al modello territoriale .
In conclusione l’ interazione tra i due software consente di offrire un quadro completo ed esaustivo per tutte le possibili analisi territoriali , preventive ed a consuntivo del progetto da eseguire.

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